L’edificio era stato ‘recuperato’ all’asta dall’imprenditore con un prestanome e intestato a un fondo riconducibile alla moglie
TERAMO – Scattano i sigilli alla villa dell’imprenditore teramano Aldo Di Francesco, già editore di fatto dell’emittente televisiva Teleponte. Li hanno messi i finanzieri del Comando provinciale di Teramo, diretti dal colonnello Gianfranco Lucignano, al termine di una indagine complessa su delega della procura locale, ‘bloccando’ un capitale del valore di oltre 1,4 milioni di euro, con un annesso giardino di 735 metri quadrati, che spicca sulle colline di Fonte Baiano.
La misura di prevenzione a carattere patrimoniale emessa dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila nei confronti di Di Francesco – di cui “è stata riconosciuta la pericolosità sociale ed economica in relazione a molteplici reati contro il patrimonio, tributari e fallimentari“, come scrive nella nota la Guardia di Finanza, è l’esito di un’articolata attività di indagine eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Teramo.
Lo ‘scacco matto’, come viene definito il sequestro dell’immobile, all’attività dell’imprenditore da tempo sotto attenzione, è scaturito proprio dall’attività di indagine sull’operazione di trasferimento della proprietà della villa, che era stata messo all’asta da Equitalia nel tentativo di recuperare debiti tributari accumulati dalla società di cui l’imprenditore era amministratore unico e che era rientrata nella sua disponibilità. L’asta era stata infatti aggiudicata al prezzo di 405mila euro attraverso l’intervento di un prestanome di Di Francesco che l’aveva poi fatta confluire, gratuitamente, in un Trust, un fondo patrimoniale, appositamente costituito e riconducibile alla moglie dell’imprenditore.
L’incrocio dei dati bancari e patrimoniali, le investigazioni tecniche hanno permesso di evidenziare un quadro indiziario tale da sostenere la richiesta del provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca della villa, emesso dai giudici del Tribunale dell’Aquila, competenti per le misure di prevenzione patrimoniali in ambito regionale.